
L’inverno, in questi giorni, è il protagonista assoluto a Colle Ridente.
L’aria è sferzante all’esterno e il rifugio migliore è proprio davanti al camino, con una tazza di tè caldo.
Inevitabile, con questo freddo, pensare all’estate, quella passata ma anche quella che verrà.
Il ricordo è ancora vivo e non solo per la siccità che ha torturato l’Italia tutta, ma soprattutto per l’inaspettata ventata di energia e solidarietà dimostrata da tante, tantissime persone che hanno fatto dei Sibillini e delle terre squassate dal terremoto la loro meta estiva.
Nell’angosciante immobilismo della ricostruzione, la solidarietà è arrivata da chi ha voluto portare una testimonianza di vicinanza che si è tradotta soprattutto nel vivificare un territorio in serie difficoltà.
L’estate che mi piace ricordare è stata esemplare per le manifestazioni musicali che hanno riempito di note le nostre valli e i nostri boschi.
E’ stata magnifica perché chi è venuto a trovarci ha portato con sé calore, simpatia e desiderio di testimoniare che il motore più potente è quello delle relazioni umane.
E’ incredibile come la vita possa sorprenderti. Ho vissuto il pensiero della scorsa estate con la paura che nessuno avrebbe voluto camminare nelle nostre valli o godere dei nostri paesaggi.
Mi sono dovuta ricredere, l’estate ha lasciato dietro di sé una magnifica sensazione di energia e una consapevolezza e cioè che sarà difficile il futuro ma che è una sfida che vinceremo fino a quando ci sarà una rete di sorrisi, di strette di mano e di manifestazioni tangibili di presenza.
La mia personale estate a Colle Ridente ha lasciato il ricordo delle risate, dell’ironia e della bellezza di Amelia e Ludovica. La saggezza e l’equilibrio delle parole di Fiorella regalatemi durante una gita a Macereto per ascoltare De Gregori nella manifestazione promossa da Neri Marcorè. L’eleganza e la signorilità di Gabriella e di suo marito, la cui presenza a Colle Ridente è pari a quella di due amici.
Sebbene sembri retorico è grazie a loro, e quanti, come loro, portano a Colle Ridente e a Camerino, tutta l’energia positiva che posseggono, che si alimenta la speranza di una desiderata normalità, nonostante tutto.
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